Manuale di Sopravvivenza

Comparsa di un episodio depressivo

Vai a lavorare, sentendo una stanchezza quasi insostenibile ancora prima di attaccare. È normale, pensi, hai dormito malissimo, continuavi a svegliarti, pensare, controllare il telefono per vedere se avevi ricevuto una risposta a quel messaggio (non l’hai ricevuta). Hai provato la melatonina, l’asmr, gli xanax, la meditazione. Nada. Vabbè.

Lavori. Continui a sentire la stanchezza, ti annoi. Non presti attenzione, non parli con i colleghi mentre loro chiacchierano o prendono un caffè. Ti isoli. Nei tempi morti guardi il telefono. Appunti non ne prendi, tanto è inutile.

Poi stacchi dal lavoro. Hai un milione di cose da fare. Comprare un vaso nuovo per la palma, stampare e spedire dei fogli importanti, andare in palestra, fare la doccia. Però non ce la fai, sei troppo stanc*. “Vai a casa a fare una mezz’oretta di sonno e poi ti attivi”.

Arrivi a casa, ti metti a letto. Ripensandoci, domani non lavori, e quindi alcune di queste cose le puoi rimandare. Ti addormenti, ti svegli dopo 4 ore. Oggi avevi staccato presto, quindi non sono neanche le 19, hai ancora tempo di fare tutto. Però è buio, fa freddo. Consideri di chiamare il tuo spacciatore -sei sola in casa, domani puoi dormire, ti frena il conto corrente.

Scaldi una pizza surgelata, ne inghiotti metà mentre guardi un episodio del cazzo alla tele. Hai i capelli sporchi e devi cambiare i vestiti. Ma puoi fare tutto domani. È così dolce e confortevole questo pensiero… Domani sarà meglio. Prendi il PC, due pastiglie per dormire, vai a letto. Alle 22 stai dormendo di nuovo.

Ti svegli alle 11. Devi alzarti e fare le cose che dovevi fare ieri. Ma in fondo quali sono davvero necessarie?

Sono le 13 e sei ancora a letto. Hai previsto un’uscita con un’amica ma cerchi di darle buca. Non ti interessa lavarti. Scaldi al microonde una crocchetta di formaggio e la mangi in camera. Speri di riuscire a riaddormentarti.

Ti suona familiare? Pensi davvero sia solo pigrizia?

Domani lavori. Magari ti va di sfiga, sei funzionale. Ti alzi ed al lavoro ci vai. La peggiore maledizione di un depresso, è quella di essere un depresso funzionale. Perché nonostante tutto le cose le fai, quindi se già prima ci credevano in pochi al tuo “problema”, con questo fatto non ci crede proprio più nessuno.

Cerca i sintomi della depressione su Google.

Non te l’aspettavi eh? Dimmi la verità, a cosa pensavi? Pianti ininterrotti che durano giorni? Episodi di follia stile Britney che si rasa a zero? Camicie di forza e gente che urla nei corridoi di un manicomio?

E invece no.

Ma ora arriva la parte difficile. Ci sei?

TI DEVI CURARE.

Ogni persona che conosco ha un problema. Chiaramente ne abbiamo tutti molti, ma uno è il principale. Il 90% delle persone che conosco hanno un problema più grave del loro problema principale: non si rendono conto di averlo.

Il primo passo è riconoscere che qualcosa non va. Dal fuori è molto facile. Parlarne con qualcuno può aiutarti ad ottenere un nuovo punto di vista. Non è semplice lo so. Scrivi a me in privato se vuoi. Non potrò curarti. Ma sarà pur sempre un primo passo.

 

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