Io ricordo abbastanza bene le date.
Associo gli eventi alla persona con cui stavo in quel momento (ho avuto tante storie che si sono susseguite negli anni) e incrocio questi dati con quelli del mio curriculum (che invio e aggiorno spesso). Per questo quando leggo un mio testo riesco, tramite questo espediente, a capirne il motore. L’unico periodo in cui ho confusione è quello relativo a Giulio, la mia storia più importante per molti versi. Era il periodo tra 2016 e 2018.
Io ho un fantasma che ho conosciuto la notte del mio primo appuntamento con Giulio. Infesta i miei pensieri ad onde intermittenti da gennaio 2019.
Io ho una agenda Moleskine. Me l’ha regalata un ragazzo che avevo conosciuto su Tinder poco prima di incontrare Giulio.
Sulla prima pagina di questa agenda c’è un testo, non datato, che parla a qualcuno. E non capisco a chi. Potrei benissimo rivolgermi al mio fantasma, oggi, ma non lo conoscevo ancora.
Una nuova definizione di creatività. Ubriacarmi guardando lo schermo che mi dice che sei online. Il silenzio assassino a cui mi hai abituata con la tua voce di cui non ricordo il suono.
Ma mi ricordo la mia voce, pronunciare ogni parola sbagliata che ti ha fatto scappare, le ripeto nella mia testa, incapace di pensare che la soluzione è ovvia: non ti sono piaciuta.
E non piaccio mai a nessuno, se non a quelli che non voglio più, così avrò sempre e comunque un pretesto per lamentarmi, e tanto mi basta.
Affondare per non sentire più il dolore, respirare per non parlare mai d’amore e quindi mordimi la lingua, toglimi il respiro fino quasi a soffocare, a confondere l’adrenalina col mio essere in fin di vita, sensazione nota.
La ricerca del cuore pulsante di ogni notte passata a cercare uno sguardo che possa incrociare il mio, soffermarcisi, per poi darmi la possibilità di fuggire lasciandomi dietro una scia di briciole di pane che, se nessuno le raccoglierà, tornerò personalmente a beccare.
Cercando di farle brillare.
Guarda come brillo.
Guarda come brillo!
Se ti avvicini in ogni caso brillo, e l’esplosione ucciderà o me o te.
Dipende da chi scappa più veloce.